Come scegliere il giusto chiller industriale
È un dato di fatto che i chiller industriali siano una parte essenziale delle procedure di produzione, soprattutto quando il fermo della produzione, dovuto al calore eccessivo, non è da prendere in considerazione. Negli ultimi tempi si sono verificati importanti progressi e innovazioni nel design, nelle prestazioni e nell'efficienza dei concept dei chiller industriali. L'importanza di tali sviluppi è descritta in questa guida.
Perché è importante scegliere il chiller giusto
Specifiche per l'installazione di un chiller
Prestazioni del fluido di processo
Temperatura del fluido di raffreddamento
Requisiti di flusso e pressione di processo
- Sebbene la durata della pompa sia una considerazione primaria nella configurazione di un sistema di raffreddamento industriale, la perdita di pressione nel sistema e la portata necessaria devono essere determinate in base alle dimensioni e alle prestazioni della pompa.
Pressione: una pompa sottodimensionata rispetto alla pressione richiesta, fa circolare una portata ridotta attraverso l'intero circuito di raffreddamento. Se il chiller è dotato di bypass, parte della portata verrà deviata sul chiller senza passare per il circuito e quindi senza produrre raffreddamento. Se non è presente alcuna bypass, la pompa tenterà di fornire la pressione necessaria con il rischio di funzionare a quella che viene definita "dead-head pressure" (pressione a vuoto o limite). Quando si verifica questo stato, la vita utile della pompa può essere drasticamente ridotta: il liquido nella pompa diventa caldo, vaporizzando e interrompendo la capacità della pompa di raffreddarsi, con conseguente usura eccessiva di cuscinetti, guarnizioni e giranti. Per determinare la perdita di pressione in un sistema è necessario disporre dei manometri in corrispondenza dell'ingresso e dell'uscita del processo, quindi verificare sulla curva della pompa la portata corrispondente a quella differenza di pressione e che questa sia sufficiente per il processo che si va a raffreddare.
Portata: un flusso inadeguato attraverso il processo produce un trasferimento di calore inadeguato, pertanto il flusso non elimina il calore necessario per un funzionamento sicuro del processo. Quando la temperatura del fluido supera il punto di regolazione, anche le temperature di superficie/componente continuano ad aumentare fino a quando non viene raggiunta una temperatura stabile superiore al punto di regolazione iniziale. La maggior parte dei sistemi di raffreddamento specifica i requisiti di pressione e flusso. Quando si specifica la rimozione del carico termico necessaria come parte del progetto, è importante tenere conto di tutti i tubi flessibili, i raccordi, i collegamenti e le modifiche di elevazione integrate nel sistema. Queste caratteristiche ausiliarie possono aumentare significativamente il fabbisogno di pressione se non sono dimensionate in modo appropriato.
Ambiente operativo del chiller
- Temperatura ambiente: come già accennato, la capacità di un chiller raffreddato ad aria di dissipare il calore è influenzata dalla temperatura ambiente. Questo perché il sistema di refrigerazione utilizza il gradiente di temperatura aria/refrigerante ambiente per indurre il trasferimento di calore per il processo di condensazione. Un aumento della temperatura dell'aria ambiente riduce il differenziale di temperatura (ΔT) e, di conseguenza, riduce il trasferimento di calore totale.
Vincoli spaziali: al fine di mantenere la corretta temperatura dell'aria ambiente, è importante fornire uno spazio adeguato per la circolazione dell'aria intorno al chiller. Senza un flusso d'aria adeguato, il ricircolo di un volume di aria inadeguato lo riscalda rapidamente. Ciò influisce sulle prestazioni del chiller e può compremettere anche la durata di vita del chiller.
Perché il dimensionamento è importante
La scelta di un chiller dalle dimensioni corrette è una decisione cruciale. Un chiller sottodimensionato è sempre un problema: non è mai in grado di raffreddare correttamente l'apparecchiatura di processo e la temperatura dell'acqua di processo non è stabile. Al contrario, un chiller sovradimensionato non sarà mai in grado di funzionare al livello più efficiente e si dimostrerà più costoso da utilizzare. Per determinare le dimensioni corrette dell'unità per l'applicazione è necessario conoscere la velocità di flusso e l'energia termica che l'apparecchiatura di processo sta aggiungendo al mezzo di raffreddamento, ovvero la variazione di temperatura tra l'acqua di ingresso e quella di uscita, espressa come ∆T. La formula ai fini del calcolo è: energia termica al secondo (o più comunemente nota come potenza) = portata massa × capacità termica specifica × variazione della temperatura (∆T). La capacità termica specifica dell'acqua è espressa nominalmente come 4,2 kJ / kg K ma se contiene una percentuale di additivi di glicole, il valore viene aumentato a 4,8 kJ / kg K. Nota: 1 K = 1 °C e la densità dell'acqua è 1, cioè 1 l di volume dell'acqua = 1 kg di massa d'acqua. Di seguito è riportato un esempio dell'applicazione della formula per determinare il chiller con dimensioni in kW corrette per gestire una portata d'acqua di 2,36 l/s (8,5 m3/h) con una variazione di temperatura di 5 °C: energia termica al secondo (kJ/s o kW) = 2,36 l/s (portata) X 5 °C (∆T) X 4,2 kJ / kg K (capacità termica specifica dell'acqua pura). Dimensioni del chiller richieste = 49,6 kW. In alternativa, il carico termico da raffreddare può essere già noto, nel qual caso la formula può essere riorganizzata per determinare la differenza di temperatura (∆T) che può essere raggiunta con portate diverse (ottenibile con pompe di dimensioni diverse). Possono esservi altre circostanze che possono influenzare la scelta delle dimensioni. La pianificazione per l'espansione futura dell'impianto, l'esposizione a temperature ambiente elevate o ad altitudini elevate potrebbe portare a specificare dimensioni diverse dell'unità.
Manutenzione, sicurezza e controllo
Conclusioni
In generale, si consiglia ai potenziali utenti di un sistema chiller industriale di tenere conto delle condizioni in cui verrà utilizzato il chiller di processo e del processo per il quale verrà utilizzato. In questo modo sarà possibile identificare le funzioni maggiormente necessarie nel sistema.
È inoltre opportuno considerare la possibilità di espansione futura. Se la quantità di calore erogato da una macchina aumenta, la potenza di raffreddamento del chiller deve essere aumentata di conseguenza. Se è presente una percentuale di calore variabile, scegliere il valore nominale in kW in grado di gestire la massima emissione di calore.
In sintesi, tenendo conto di tutte queste considerazioni, riconoscendo le importanti innovazioni tecnologiche e la disponibilità dei fornitori di chiller che li integrano nella loro offerta di prodotti, tutto contribuisce a determinare il sistema di raffreddamento industriale ottimale per qualsiasi applicazione specifica.
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