Una spedizione difficile, centinaia di volontari e l'affidabilità dei prodotti Atlas Copco: ecco la storia dietro una scoperta sensazionale e un dinosauro vissuto 120 milioni di anni fa.
Un dinosauro che porta il nome Atlas Copco?
Proprio così. Grazie al supporto dei tecnici e dei prodotti Atlas Copco, il paleontologo Thomas H. Rich condusse una spedizione durata dieci anni presso la "baia dei dinosauri" in Australia. Gli scavi portarono alla luce una specie mai vista prima: un Atlascopcosaurus Loadsi.
Una ricostruzione di Atlascopcosauro.
Con una lungezza compresa tra i 2 e i 4 metri e un peso di circa 125 chili, l'Atlascopcosauro apparteneva alla famiglia degli ipsilofodontidi, piccoli dinosauri erbovori vissuti nel cretaceo inferiore.
Il nome specifico "Loadsi" deriva dal cognome di William "Bill" Loads, a quel tempo manager di Atlas Copco basato a Victoria, in Australia, che decise di appoggiare il progetto di ricerca.
Le operazioni di scavo si svolsero nella "baia dei dinosauri", una zona ricca di fossili nella costa sud-est australiana. Il Dott. Thomas H. Rich del Museo di Victoria e Patricia Vickers-Rich dell'Università di Monash, realizzarono progetti di ricerca in quell'area per circa 10 anni. Durante la prima visita, avvenuta nel 1980, il Dott. Rich e due colleghi scoprirono frammenti di fossili nella roccia.
Quattro anni più tardi, un gruppo composto da cento persone fra studenti volontari, paleontologi e minatori iniziarono gli scavi. Atlas Copco prese parte alle operazioni di ricerca, mettendo a disposizione macchinari e supporto tecnico nel corso degli anni.
Una sfida impegnativa
Gli scavi furono tutt'altro che facili. In oltre 100 milioni di anni, i fossili erano stati intrappolati e pressati in strati di roccia, sabbia, fango e argilla. Per liberare un solo chilo di fossile occorreva spostare trenta chili di roccia.
Gli esperti lavoravano scavando tunnel stretti, bui e scivolosi. A complicare ulteriormente le cose vi era il fatto che la zona di scavo era in prossimità di un dirupo a strapiombo sul mare. Per gli scavi vennero impiegati diversi modelli di compressori, perforatrici e utensili pneumatici Atlas Copco.
Il paleontologo Thomas H. Rich si dimostrò soddisfatto dal supporto ricevuto da Atlas Copco e dall'affidabilità dei suoi prodotti al punto che, quando vennero rinvenuti i fossili di una nuova specie di dinosauro, decise di chiamarla Atlascopcosaurus Loadsi come segno di gratitudine.