Negli ultimi anni sempre più aziende, comprese quelle che utilizzano aria compressa per la propria produzione, stanno intraprendendo percorsi virtuosi per rendere sostenibili i propri processi produttivi e le proprie attività; ma come è possibile ottenere una produzione di aria compressa veramente efficiente?
Prima di tutto, bisogna considerare il fatto che i sistemi di aria compressa rappresentano una delle maggiori cause del consumo energetico delle aziende: se un impianto di aria compressa diventasse quindi molto più efficiente, ciò avrebbe un impatto davvero significativo sia sui costi totali di produzione che sulle emissioni di CO2 immesse nell’atmosfera. L'aria compressa è infatti uno degli ambiti dove si possono implementare interventi di efficienza energetica con l’impatto maggiore, anche se in molte imprese si disperde fino al 50% (o più) dell’energia necessaria per la produzione di aria compressa a causa di perdite, errata gestione, errata progettazione, obsolescenza dei sistemi, ecc.
Vuoi sapere come ridurre l'impronta di carbonio del tuo impianto in modo trasparente e verificabile? Stabilisci obiettivi misurabili e segui le nostre soluzioni sostenibili:
Passo n°1: Crea la “baseline” del tuo Sistema
Il primo passo è quello di creare la “baseline” del Sistema (come quello dell’aria compressa), ovvero di sviluppare una “fotografia” della situazione energetica attuale con l’obiettivo di individuare le migliori azioni da implementare per raggiungere dei risultati ottimali misurabili secondo KPIs trasparenti e condivisi.
Per effettuare l’analisi dei consumi energetici esistono diverse tecnologie e soluzioni (campagne di misure in campo, audit energetico, analisi dati da remoto, ecc.). È infatti necessario analizzare tutti i flussi energetici sia in entrata che in uscita al Sistema (la sala compressori) per un periodo di tempo significativo (ad esempio, una settimana produttiva) e valutare se tale bilancio energetico sia davvero soddisfacente oppure se ci potrebbero essere delle opportunità di energy recovery.
In questa fase è necessario fissare gli obiettivi ed i KPIs (per esempio: €/anno risparmiati, riduzione di CO2, ecc.) su cui si andrà prima a selezionare e poi a valutare la buona riuscita del progetto con un’analisi successiva.
Passo n°2: Scegli le azioni da implementare
Grazie ad un’attenta analisi energetica iniziale è possibile fissare il punto di partenza da cui implementare le future azioni di ottimizzazione energetica e recupero energia: tali soluzioni dipendono dai relativi business plan e permettono di garantire il miglior ritorno sull’investimento (ROI) ed il raggiungimento della riduzione dei consumi energetici.
Questa fase è infatti fondamentale per capire quale delle possibili soluzioni di ottimizzazione delle performance possa generare un impatto maggiore, sia per raggiungere una produzione di aria compressa efficiente che per ottenere il migliore ritorno sull'investimento.
Passo n°3: Monitora i risultati
Il processo di monitoraggio e l’analisi dei risultati ottenuti successivamente agli interventi di ottimizzazione energetica (energy recovery) permettono di confrontare le “nuove performance” del Sistema con la baseline fissata all’inizio del percorso. Questa fase permette quindi di dimostrare e validare il raggiungimento degli obiettivi (o lo scostamento da essi) e d’intraprendere delle eventuali nuove azioni per un miglioramento continuo delle performance, la riduzione dei consumi energetici, il recupero dell’energia ed ottenere l’abbattimento delle emissioni.
Quali sono i principali ambiti aziendali dove è possibile intervenire per ottenere un impatto significativo nella riduzione delle emissioni di CO2?
Il Greenhouse Gas Protocol (GHG) è il riferimento globale per la misurazione e gestione delle emissioni di gas a effetto serra, le quali vengono classificate in emissioni di Scope 1, Scope 2 e Scope 3.
Come distinguere tra emissioni Scope 1, 2 e 3:
Scope 1: emissioni dirette di gas a effetto serra derivanti dalle proprie attività;
Scope 2: emissioni indirette di gas a effetto serra legate alla produzione dell’energia che viene acquistata o acquisita;
Scope 3: emissioni indirette di gas a effetto serra derivanti dalle proprie attività, cioè come vengono realizzati i propri prodotti (emissioni a monte) e come questi vengono messi sul mercato e utilizzati dai clienti finali (emissioni a valle).
La maniera in cui i prodotti Atlas Copco consumano energia presso i nostri clienti finali rientra nello Scope 3 ("uso dei prodotti venduti"), mentre per i nostri clienti finali rientra nello Scope 1 ("energia consumata"): l’obiettivo principale del Gruppo Atlas Copco è quello di prevenire i peggiori effetti del cambiamento climatico e agevolare attivamente la transizione verso una società a basse emissioni di carbonio.
Per ridurre drasticamente i consumi energetici e ottenere una produzione di aria compressa efficiente, esistono diverse soluzioni:
Vorresti sapere quale sarebbe la soluzione più efficace (audit energetico, rielvamento delle perdite, analisi delle vibrazioni, analisi della qualità dell’aria, recupero energia) che permetterebbe al tuo impianto di produrre aria compressa davvero efficiente e sostenibile?
I nostri Esperti di Aria Compressa ed Efficienza Energetica:
Davide Cevoli - Optimization Products & Services Manager
Laureato in Ingegneria Energetica.
Esperto di applicazioni industriali per la generazione e la trasformazione di energia: aria compressa, cogenerazione, refrigerazione/riscaldamento, generatori di vapore.
Nicola Losi – Business Development Manager Chillers
Con oltre 20 anni di esperienza nelle principali aziende del settore HVAC, in Atlas Copco gestisce lo sviluppo delle soluzioni di scambio termico e refrigerazione industriale, i sistemi adiabatici e i prodotti di conversione dell'energia (recupero di energia termica, pompe di calore e compressori di vapore).
Dario Valsesia – Application Engineer
Laureato in Ingegneria Energetica.
In Atlas Copco si occupa dei prodotti ingegnerizzati e non-standard. Segue in particolare gli aspetti tecnici dei prodotti di conversione dell'energia (recupero di energia termica, pompe di calore e compressori di vapore).
Andrea Moretti - Business Development Manager Process Filtration
Esperienza di oltre 30 anni nel settore della filtrazione di processo, segue per Atlas Copco lo sviluppo delle nuove tecnologie di filtrazione assoluta di processo per il raggiungimento dei più stringenti requisiti normativi.