Nelle produzioni più critiche, l’aria compressa viene ampiamente utilizzata per diversi scopi e spesso può entrare a contatto diretto, ovverodurante il processo di produzione (compresi l'imballaggio e il trasporto) o indiretto (nell’ambiente o nel locale di produzione) con i prodotti finali, e quindi condizionare la loro qualità.
L’aria compressa viene utilizzata ad esempio per la:
Pulizia dei contenitori
Aerazione ventilazione serbatoi
Movimentazione dei prodotti
Essicazione o abbassamento della temperatura dei prodotti
Formazione di barriere attorno ai prodotti per proteggerne la qualità e durata nel tempo
Vuoi saperne di più su filtri e cartucce per la filtrazione di liquidi e di gas?
Distribuire aria compressa di alta qualità previene e limita potenziali problemi sulla linea di distribuzione, proteggendola da contaminazione e crescita di microrganismi.
E’ importante quindi adottare il trattamento corretto, prevedendo nella propria sala compressori un filtro sterilizzante da utilizzare come ultimo stadio di filtrazione.
Al punto d’uso, il filtro sterilizzante, se completo di pre-filtrazione, elimina, gli organismi e le contaminazioni che si possono creare nella linea di distribuzione (incrostazioni, corrosioni ecc.).
Come si definisce un filtro sterilizzante?
Secondo la metodologia ASTM F 838-83, si può definire sterilizzante una cartuccia che fornisca effluente sterile quando sottoposto a test con aerosol contenente il batterio Brevundimonas Diminuta (NCIMB 11091, ATCC 19146) con una carica superiore a 107 per cm2 di superficie filtrante.
E’ inoltre opportuno che il corpo filtro sia realizzato in acciaio inossidabile.
Abbiamo già spiegato che i microrganismi hanno bisogno di acqua per crescere e quali tecnologie si possono adottare per evitare che l’acqua sia presente nell’aria compressa.
Gli organismi fermati dalla cartuccia filtrante rimangono inattivi se non vengono alimentati, ma in determinate condizioni possono crescere e passare attraverso il setto filtrante raggiungendo i processi a valle.
Non essendo possibile rilevare la presenza di microrganismi tramite l’innalzamento della perdita di carico del filtro, è necessario monitorare la carica microbica, sostituire periodicamente il filtro oppure procedere alla sterilizzazione dei filtri con vapore saturo secco in linea o in autoclave per evitare la proliferazione batterica. Il vapore è il metodo più idoneo di sterilizzazione in quanto inattiva i microrganismi. L’utilizzo di vapore fluente in linea richiede anche che quest’ultimo sia opportunamente filtrato al fine di evitare intasamenti con particelle in sospensione provenienti dalla linea di distribuzione o dalla caldaia di generazione del vapore.
Mentre al punto d’uso è spesso presente una linea vapore, in sala compressori il vapore non è presente ed è quindi preferibile sostituire la cartuccia filtrante con frequenze maggiori.
Occorre inoltre ricordare che l’ultimo passaggio di filtrazione sterilizzante o particellare, entrando a contatto con il prodotto, deve essere costruito con materiali idonei per il contatto con gli alimenti e quindi dotati di certificazione EU 1935/2004.
Vuoi saperne di più su filtri e cartucce per la filtrazione di liquidi e di gas?
Distribuire aria compressa di alta qualità, per esempio utilizzando compressori Oil free, protegge la linea di distribuzione da contaminazione indesiderate come gli olii e dallo sviluppo di microrganismi.
L’aria che respiriamo tutti i giorni può contenere tracce di contaminanti come acqua, olio e polveri. E' importante trattarla per poter rimuovere tutte queste contaminanti.
Quando si installa una rete dell'aria compressa occorre prendere una serie di decisioni affinché fornisca aria della qualità corretta. Esaminiamo come rimuovere dall'aria erogata i contaminanti nocivi, come vapore acqueo e olio.